

Al termine della vittoria contro la Vibonese, ha parlato il tecnico del Catania Giuseppe Raffaele, chiarendo anche la sua espulsione in un finale molto teso:
“Abbiamo disputato una partita, come piace a me, bella, aggressiva, con grande qualità. L’unico peccato è non aver finalizzato le tante occasioni avute, ma è un grande passo in avanti, perché oggi (ieri, ndr) abbiamo espresso quello che il Catania deve fare in questa stagione. Dobbiamo lavorare sempre al massimo, ma già l’avevo visto a Teramo nel secondo tempo. Siamo sulla strada giusta, dispiace di essere calati negli ultimi 15′ di partita, ma non era semplice tra il campo molto pesante e l’aver giocato tre giorni fa, oltre le problematiche che abbiamo. Il calo c’è stato, Pecorino non ne aveva più, Reginaldo è andato in difficoltà, perché è stato fermo quindici giorni per il Covid. Domenica giochiamo un’altra partita fondamentale. Dobbiamo essere più bravi a gestire determinati momenti di partita. Espulsione mia? Ero convintissimo fosse fallo, tra l’altro la palla era vicino la linea e mi è venuto d’istinto. Invece l’arbitro non aveva fischiato, ma non credo sia un gesto così eclatante. Chiedo scusa, ma ero straconvinto fosse fallo, questa è l’assoluta realtà. La squadra è nuova, ci vuole pazienza. Non abbiamo mai potuto schierare lo stesso undici, in tanti non hanno i 90′ perché si sono dovuti fermare. Noi dobbiamo essere una squadra affamata con voglia di aggredire e proporre gioco e fare gol. L’obiettivo nostro è principalmente questo per poi entrare in una griglia playoff da una posizione, ottima se possibile, e giocarcela. Ci mancano tanti giocatori importanti Tonucci, Piccolo, Sarao, gente che può darci cambi nei ruoli”.
Foto: PH Sabrina Malerba/NewsCatania.com
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